La vera carbonara, motivo di orgoglio degli italiani, è stata inventata negli Stati Uniti. Un’affermazione che getta nello sconforto soprattutto i romani. Prima del 1944 la carbonara non esisteva. Lo dice Emilio Dente Ferracci, archeologo e storico della cucina. Nemmeno nella bibbia della “Cucina romana” di Ada Boni, risalente al 1930, nessuna traccia. LE ORIGINI L’origine della pasta alla carbonara risiederebbe nella “Razione K” che Ancel Keys, biologo e fisiologo statunitense, inventò nel 1942 per garantire una dieta adeguata alle truppe alleate.
I soldati americani accompagnavano la “Razione K”, nello specifico il tuorlo d’uovo in polvere e il bacon con gli spaghetti per aumentare la dose di carboidrati. LA LEGGENDA Tutti conoscono la leggenda che ne spiegherebbe la nascita: un tempo – si dice – i lavoratori che andavano nei boschi a produrre il carbone portavano con sé uova, guanciale, pecorino e a ora di pranzo tiravano fuori dalla sacca i loro ingredienti per prepararsi un bel piatto di spaghetti. Forse è più attendibile un’altra tesi, che colloca la nascita della carbonara in un’epoca ben più vicina alla nostra: l’anno 1945. Il merito sarebbe dei militari statunitensi che nella città affamata del Dopoguerra portarono gli ingredienti a loro disposizione: bacon e uova liofilizzate.
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